Il senso del libro


L'idea del libro a dondolo  nasce  dal ricordo dell'atmosfera che si spargeva per l’aria quando mia nonna veniva a raccontare le sue storie  a me e ai miei compagni di cortile. Si sedeva in mezzo a noi e , a poco a poco, diventava come una voce a spirale e noi ascoltavamo e immaginavamo, tutti presi là dentro.  Quando i racconti terminavano sentivamo sempre una specie di disagio, faticavamo ad uscirne,lasciare quel tempo speciale.  Nei giorni seguenti poi,  ripetevamo le storie, discutevamo su possibili finali diversi, aggiungevamo ramificazioni laterali e a volte sviluppavamo altre storie prendendo spunto da personaggi o dettagli del racconto.

Questa esperienza  è  stata bellissima e basilare:  in un'atmosfera quasi da "circolo segreto" ( come in mondo laterale dove le parole dell'immaginazione potevano vivere pienamente e sviluppare mondi di coerenze diverse ) si imparava  a poco a poco ad ascoltare , raccontere , inventare.  Come dire che si imparava a comunicare , nelle forme, nei contenuti  e nei tempi di una fantasia individuale e messa subito  in comune, direttamente senza i filtri del buon senso o dell'opportunità sociale.  Tutto questo in una relazione umana diretta e molto stretta.  Si creava come “un’immaginazione affettuosa”.
Dunque  :  ascoltare , raccontare  e  inventare,
ed ecco che il libro a dondolo viene a "fare la nonna" , e ci dà l’incipit  e ci spinge a inventare.
Così i "lettori-autori" vanno a sedersi intorno al libro a dondolo , fanno la conta (oppure lo fanno girare come nel gioco della bottiglia) e il prescelto si prende una pagina a caso (pagine che sono solo una sorta di incipit visuali ) , guarda la figura , legge le due righe e parte con il suo racconto.  Quando questo finisce fa girare il libro ed un'alto prende una pagina e viandare. . . .
Naturalmente, per i più piccoli o timidi, la mamma o l'adulto che sorveglia  , può girare il libro e far scegliere la scheda poi  cominciare ad inventare e raccontare per avviare il gioco.

Una piccola sintesi:

La struttura fisica

- questo libro è in sostanza una scalola di pagine-incipit , che deve essere strutturata per contenerle come schede, girare su se stessa e dondolare un poco. Il dondolio riporta al senso del gioco e della leggerezza .

- la "scatola" si presenta  in materiali caldi , naturali e un poco magici (no techno)
- è anche possibile ideare una "magica" struttura di libro a tasche, affinchè sia trasportabile, l'idea è pronta.

Le pagine / schede

. le pagine sono essenzialmente degli incipit visuali con qualche parole utile ad avviare la narrazione. Per molti non è facile l'inizio della verbalizzazione da una figura, spesso partono con banalità e si spengono. Meglio dare un viatico.

- si possono preparare varie serie di pagine con immagini armoniche tra loro sia esteticamente che concettualmente, per creare una atmosfera continua attraverso le varie narrazioni che si succedono.

- abbiamo quindi una struttura a schede, rotante e dondolante che diventa il nostro centro del momento delle favole e delle belle storie (e tale senso è da mantere anche nel caso di un "libro a tasche").  Si possono produrre varie serie di pagine da alternare nel libro  ( bambini, adulti, scenari terrestri o spaziali, storie di mari, foreste  o città  fatine o cappa e spada, un'infinità di mondi...)

Nelle schede di questo esemplare ho utilizzato la tecnica del collage , estrapolando immagini dalle opere del pittore Konrad Witz (Rottweil, ca. 1410 – Basilea, ca. 1445), che mi dava particolarmente in senso della fiaba. Ed inoltre mi interessa la possibilità di creare incipit e storie sulla base di immagini tratte dalle opere d'arte, rendendole così familiari e vicine. Con un poco di fantasia anche dalle immagine più grevi si trae dell'ironia leggera.